Roberto Bisacco (Torino, 1º marzo 1939 – Roma, 10 ottobre 2022) è stato un attore italiano.
Fu attore teatrale, radiofonico e cinematografico. Dopo una breve esperienza sulle scene si iscrisse alla facoltà di economia e lavorò per un anno come contabile. Ben presto capì di non poter accantonare le sue ispirazioni e così nel 1960 si iscrisse all'Accademia d'Arte Drammatica Silvio D'Amico di Roma, dove ottenne il diploma in recitazione. Debuttò a teatro nel 1963 in Arturo Ui, per la regia di Gianfranco de Bosio e Amleto con Giorgio Albertazzi e Anna Proclemer, regia di Hauser. Lavorò con personaggi del calibro di Aldo Trionfo, Roberto Guicciardini, Gigi Proietti, Riccardo Reim, Walter Pagliaro, Luca De Fusco.
Diventò di colpo famoso a venticinque anni quando venne scelto da Sandro Bolchi per la parte di Marius in I miserabili. Da lì il suo destino sembrava essere quella di «amoroso» televisivo. Invece cominciò ad interpretare le parti di giovane freddo e un po' ambiguo, adatte al suo tipo fisico, biondo e longilineo come in I fuochi di San Giovanni, Processo a Maria Tarnowska, Occidente, dal romanzo di Ferdinando Camon, per la regia di Dante Guardamagna. Nel 1977 apparve nei panni di monsignor Bedini nello sceneggiato Il passatore, diretto da Piero Nelli. La sua migliore interpretazione a tutt'oggi rimane probabilmente quella di L'assassinio di Federico García Lorca nel ruolo del drammaturgo spagnolo trucidato dai franchisti.
Negli ultimi anni novanta interpretò il personaggio di Tancredi Palladini nella soap opera di Rai 3 Un posto al sole, ruolo poi ricoperto anche nei primi anni 2000.
Nel 2003 interpretò il ruolo di Romano Forti nel serial televisivo Incantesimo, trasmesso in prima visione sulle reti Rai. Successivamente si occupò soprattutto di teatro.